The best!

venerdì 8 giugno 2012

Memorabilia..

E mentre (A SORPRESA), fuori piove come se non ci fosse un domani, vi posto qualche momento così, come dire, ilare...con tanto di foto, mica stamo a pettinà le bambole!!


1) giustamente con 4 gradi centigradi, il vento che ti taglia la faccia e la pioggia che sostituisce tranquillamente la doccia...troviamo un soggetto che gira per strada senza ciavatte, senza calzini e senza ritegno, naturalmente.  Se non ci credete, date un occhio un po' più giù, c'è la documentazione ufficiale..Che poi dico, co tutta la monnezza che c'è sui marciapiedi, non me sembra proprio il posto adatto, no? E' anche vero che, mi direte (ricorderete) voi, che questi non c'hanno manco er bidet, figurate se se preoccupano de avecce le fette che puzzano e se zozzano...





2) come accennavo nei post riguardanti i sociotipi, le signorine qua gironzolano con gonna calze e scarpe da ginnastica...molto fine come abbinamento, soprattutto molto azzeccato..
N.B. sia al numero 1), sia qui, per ovvie ragioni sono stati fotografati solo i piedi...no non per la privacy, è che se questi sotto so così, figurateve sopra..capisco il dovere di cronaca, ma a tutto c'è un limite..




3) accennavo qua e là al fatto che qui non esiste l'acqua tiepida..è anche vero che se me metti il rubinetto dell'acqua calda distanziato da quello dell'acqua fredda, la vedo difficile...non avete capito vè????:D ed eccovi qua una vera e propria chicca...




Ora avete capito? In pratica per lavarvi le mani con l'acqua tiepida, dovete fare un applauso....

To be continued...

martedì 5 giugno 2012

Da vedere, più o meno

E dopo aver parlato dei personaggi dublinesi (ma non è ancora finita!), è ora di parlare dei luoghi, dei musei, delle vie... diciamo che se vi aspettate i monumentoni, le stradone, insomma tutte quelle cose davanti a cui fate "OOOOOOH NVEDI CHE BBELLO"..non ce venite..

Ma passiamo a un elenco più o meno dettagliato delle cose che potreste visitare/vedere..

Lo spillone: "the spire" in inglese, è uno spillone che campeggia sulla via principale, O'Connell street. In origine al suo posto c'era una colonna dedicata all'ammiraglio Nelson, poi però l'IRA (l'equivalente dei sardi che vanno in giro con la bandiera con i mori sbendati..) una mattina di un po' di tempo fa aveva dormito con il culo scoperto, e l'ha fatta saltare.. così, per sostituire il precedente monumento e per riqualificare (?) la zona, se so inventati de piazzà st'agone in mezzo alla via. Pensa se la dovevano imbruttì, che ce mettevano? Però che dire, è il monumento alla luce (quale?) ed è alto una cosa come 120 metri (ovunque vai, lo vedi, come il cartello "auditorium" a Roma) o giù di lì...Freud diceva che l'uomo (maschio) per compensare alcune mancanze, tende a comprare che so, macchine grandi, case grandi.... chi l'ha progettato deve avere qualche complesso di troppo evidentemente..

La National Gallery: no, non è come quella di Londra che ci metti una giornata solo per farti un piano. No, non è come Valle Giulia a Roma, che entri da una parte e esci a piazza fiume. E' un palazzone enorme, di 3 piani, ma i quadri occupano tre stanze, su un piano. In altre parole, la caffetteria e lo shop, sono più grandi. Perplessa di fronte alla piantina del museo, un'inserviente si avvicina chiedendomi se mi occorresse aiuto.."sì dico, da dove si accede agli altri piani?" "quali piani?" "quelli del museo" "no guardi che è finito". Ah.

Il Science Museum: no, ancora una volta, non è come quello di Londra. Si entra e ci si trova davanti allo shop (caruccio, cose interessanti ma i soldi non ce stanno)...e poi? E poi di nuovo dall'inserviente di turno: "scusi da dove si accede al museo?" "lei cosa cerca". Avrei voluto rispondere "Maria pe' Roma, te la conosci?", però cordialmente dico "il museo, che cerco" "guardi c'è un'esibizione che parte alle 12" "e il resto?". Solita faccia della serie "che altro voi?". Ah.

Grafton street: la via dello shooping dublinese, la più cool, qui viene chiamata "high street" fate conto che è la nostra via del corso/via condotti...però spè è lunga quanto metà piazza del popolo. Evidentemente i dublinesi non hanno idea di cosa siano le marche di lusso  dal momento che Dior invece di stare sulla via principale sta in una viuzza sperduta. Boh.
Secondo noi il negozio più fico in assoluto è Penneys. Il nome forse rimanda ai penny e al fatto che la roba non costa nulla di nulla, te la tirano dietro nel verso senso della parola, della serie che se non hai comprato niente, la commessa all'uscita te tira un vestito perché comunque qualcosa te la devi portà via e manco loro la pagano.

To be continued..











sabato 2 giugno 2012

I sociotipi - parte II

Ed eccoci qua in un questo (nuvoloso, che stranezza!) pomeriggio dublinese, a compilare la seconda parte della lista dei sociotipi/sociopatici che popolano la capitale irlandese..

Dunque dunque..

I poliziotti: qui la polizia si chiama Garda (non Guarda, Garda come il lago). I suoi adepti girano per la stragrande maggioranza, a piedi o in bicicletta (fortuna chei vigili non ci sono altrimenti avrebbero il mini pony suppongo). Ma ciò che mi ha spinto a soprannominarli GLI INUTILI, è il fatto che siano equipaggiati di: giacchino che noi usiamo (dovremmo usare) quando ci si buca una ruota, avete presente, quello catarifrangente brutto che di norma sta in macchina solo per far vedere che c'è, sfollagente, ricetrasmittente e, dulcis in fundo, torcia elettrica. E la pistola? Non ce l'hanno. L'altro giorno mi sono avvicinata a uno di questi Inutili per chiedergli se la macchinetta dei biglietti del bus desse il resto..appena mi sono accostata, tutto fiero e con il vocione tipo Scwharzenegger-la-legge-sono-io, mi fa "Are you ok?" "sì dico anche perchè se me serve qualcosa dubito che co na torcia je fai paura". e vabbè.

I/le gentleman/gentlewoman: ebbene sì, se non lo sapevate, la cavalleria e l'educazione sono nate qui a Dublino! Sono tutti pronti a tenerti la porta quando stai uscendo/entrando e loro sono prima di te, nessuno ti supera alla cassa come se niente fosse, le macchine per strada si fermano sempre per farti passare...tant'è che l'altro giorno uno di questi gentleman si ferma per far attraversare una ragazza davanti a me, poi si gira per guardarle il culo mentre con la macchina continua a camminare..e poi ovviamente mi suona mandandomi anche a fanculo perché stranamente sto attraversando. Eh bè.

Gli ustionati: qui a Dublino, si sa, il sole non c'è mai. Indi, i dublinesi sono tutti bianchi cadaverici, non sanno cosa sia l'abbronzatura e, probabilmente, non sanno nemmeno che il sole SCOTTA, che se ci stai tutto il giorno, TI SCOTTI, se sei bianco cadaverico, TI SCOTTI. Ma loro no, sono fieri di andare in giro a fine giornata come gli operai che fanno l'asfalto sulla cassia bis (sì lo so manco io l'ho mai visti fa i lavori sulla cassia bis, così l'hanno fatta e così è rimasta, era pe fa n'esempio), con mezzo braccio viola e l'altro mezzo bianco della serie "tiè lo vedi che il sole qua a Dublino spacca??!!".. no sei te che sei bianco e il sole lo vedi solo in cartolina...

I cassieri: solitamente quelli del supermercato sono strabici o sono casi umani, ma quello che più li contraddistingue è la joie de vivre che li coglie...casomai dovrebbe rode er culo a me che te devo pagà i pomodori 4 euro ar kg che ne pensi? E invece no, loro ti regalano sempre sta botta de vita...aò e fattela na risata o na sco....rpacciata che ne so!

Gli spagnoli: so tarmente tanti che costituiscono una categoria e sono convinti che, siccome sei italiano, possono tranquillamente parlare spagnolo, tanto li capisci....NO SPAGNOLITO NUN TE CAPISCO.Il problema poi è che il loro accentos spagnolos lo usano pure pe parlà inglese..morale della favola, come parlano parlano, non li capisci.

I pedoni acciaccioni: sono coloro che camminano con te per strada o  meglio, che camminano su di te (vedi acciacconi).. perché qua la gente ti si appiccica al sedere e te la porti fino a casa, che tante volte te viè da dì "signò me voi dà na mano a porta su sta busta?". E poi, cosa ancora più simpatica, parlano fra di loro con un tono di voce che potremmo definire adatto al mercato del pesce..tutto questo mentre stanno appiccati a te..risultato, me faccio la messa in piega gratis e m'aiutano a porta le buste su a casa.

To be continued...

venerdì 1 giugno 2012

...e più motivi per non trasferirsi a Dublino

Sì, lo so, stilisticamente parlando il titolo non è dei migliori, ma non so quanti siano i motivi perciò preferisco non inserire alcun numero--

Iniziamo. Esattamente come nel post precedente (che avrà presto, prestissimo, un seguito), cercherò di andare per ordine di importanza anche se temo che non sia possibile, non ne ho voglia e non so stilare una classifica.

Dunque..

- Il tempo. Si sa, a Dublino il tempo fa cagare. Quando la Mannoia diceva "il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce", s'era forse bevuta qualcosa..a Fiorè, la luce 'ndo sta?

- La monnezza. Ebbene sì, sfottiamo Napoli per la monnezza che per molto tempo ne ha ricoperto le strade senza che nessuno la raccogliesse. Qui la raccolgono (due volte a settimana..) ma non ci sono i cassonetti, ognuno lascia il suo bel sacchetto, spesso trasparente, davanti casa. Napoli, ve l'ho detto. Dite addio a quel "BIP BIP BIP" scassaminchia dei nostri camion dell'Ama che passano a mezzanotte e alle sei de mattina, TUTTI i giorni... meglio bestemmiare perché nel cuore della notte se sente sto BIP BIP, piuttosto che avere i rifiuti dell'inquilino del piano di sotto per 3 giorni davanti alla porta...

- Il bidet. Non c'è. Fatevene una ragione. Andrete al supermercato e troverete un intero reparto di saponi/salviette per le mani, di balsamo per il viso, di ammorbidente per le sopracciglia....ma non troverete MAI, un sapone intimo... è pure vero che se lasciano la mondezza per 3 giorni davanti casa..alla puzza ce so abituati.

- Il miscelatore. Anche questo non c'è. Scordatevi i bei tempi in cui aprivate il rubinetto dell'acqua calda e quello dell'acqua fredda per avere (PENSA CHE INVENZIONE...) l'acqua tiepida. L'acqua o è ghiaccio o è lava. Punto.

- L'alcol. Sì, sì, per la stragrande maggioranza di voi dovrebbe essere un motivo PER trasferirsi a Dublino..ma per me non è così. Oltre al fatto che la Domenica mattina trovi guanti, cappelli, sciarpe e una quantità indefinita di orecchini di gente che, affumicata letteralmente dall'alcol della sera prima,a un certo punto non si è accorta nemmeno di essere ormai svestita, trovo alquanto squallido passeggiare per le vie principali, alle 11 di mattina di un qualsiasi giorno feriale, e vedere soggetti di ogni tipo caracollare qua e là...un giorno o l'altro proverò a tirar loro un cerino, secondo me prendono fuoco.
E tutti bevono, bevono, nonostante la birra costi più di loro (e c'è la crisi, parliamone..) e nonostante la tanto rinomata GUINNESS, faccia cagare...i Dublinesi sostengono sia fatta con l'acqua del fiume Liffey, quello che attraversa la città..leggenda metropolitana? Mah, la fabbrica sta sul fiume, fate voi..

- L'estate. Non c'è. Oggi è primo giugno, fate conto che sia il primo Dicembre a Roma..

- Il lavoro. Fino a cinque anni fa "il lavoro te lo tiravano" (parole di un'insegnante di inglese dublinese)..ora? Ora ti tirano un sasso se non ti levi dalle palle, e arrivano a scrivere "non abbiamo bisogno di nessuno, non lasciate cv", fuori dai negozi. Oppure lasci scritto sul tuo cv "livello pre-intermedio di inglese" e ti chiamano dicendoti che a loro serve l'inglese fluente...azz mi chiami a  fare, 'mbecill

- Il cibo. E' buono perché siamo Italiane e sappiamo cucinare, ma costa tutto tanto, troppo. "Compra le patate", starete pensando perché, giustamente, in Irlanda che c'hanno? E patate, quindi te le tireranno appresso (come il lavoro di cui sopra)..NO!Costano più del mango...mah..

E anche in questo caso...questo, è solo l'inizio...

venerdì 18 maggio 2012

I sociotipi - parte I

Sì sì, non scrivo con grande regolarità ma, che dovete fare, con tutte queste giornate di sole, mi ritrovo spesso in giro per i parchi dublinesi..

Oggi inizieremo a parlare dei sociotipi, ovvero dei personaggi che popolano la capitale dell'Irlanda (del Sud).. non si andrà per ordine di importanza ma a seconda de quello che me viè in mente per prima..


Le sportive radical chic (o kitsch, se preferite..): le vedete con la gonna, la giacca, il soprabito e...le scarpe da ginnastica. Vanno così in ufficio, senza avere la minima percezione del cazzotto a n'occhio che offrono allo spettatore, anzi sembra che ne vadano alquanto fiere.

Le pigiama girls: ragazze dai 20 ai 25 anni circa le quali, "da giovani", sono diventate mamme.. non hanno interesse a trovarsi il "buon partito", chi se le accatta mò con un figlio a 20 anni, perciò vi deliziano con i loro fantasiosi pantaloni del pigiama, solitamente rosa, corredati di felpetta, anch'essa fantasiosa e solitamente rosa.

I runners: a Dublino, contrariamente a quanto ci si aspetti visto che il tempo fa sempre cagare, sono tutti fans del jogging. E così le strade sono invase da queste personaggi bianchi cadaverici (nessuno è abbronzato qui) con le ginocchia viola...il freddo e il bianco, non vanno d'accordo.

I Googlers: ovviamente coloro che lavorano a Google. Li riconoscete subito, hanno un cartellino attaccato addosso con faccina e nome, decorato con tante pallette colorate, in 3D (n.b. sto coso se lo portano sempre appresso, anche in bagno) e sono gli unici che sorridono anche quando piove per tre giorni di fila.

I teenagers (maschietti): tuta, cappuccio sulla testa e cuffie per ascoltare la musica sul cappuccio (...?), scarpe da ginnastica, borsone ed espressione alla Fabri Fibra, della serie "io so de periferia che vitaccia che è la mia"..poi magari abitano in quartieri lussuosi ma questo è un altro discorso. Girano in gruppi di 5-6 più una ragazza. Non si capisce se lei sia il boss o se sia la migno...

Le teenagers (femminucce): abbinamenti improbabili, shorts tutto l'anno (tanto l'estate non esiste qual è il problema), bionde, bianche. Strillano, non si sa la ragione per cui lo fanno, ma strillano per qualunque cosa. Anche loro girano in gruppo, perciò vedrete solo un'accozzaglia di colori e sentirete risatine e gridolini..

E questo è solo l'inizio...



mercoledì 9 maggio 2012

Piove...

Piove. Imprimetevi questo verbo nella mente: sarà quello che leggerete più spesso nei post successivi.
Ma iniziamo con il presentare questo nuovo e originale blog, iniziando dai colori che, A SORPRESA, sono quelli dell'isola smeraldo..perché si chiama così? Ma perché è verde, completamente verde, piena di prati brillanti, mai secchi e brutti come quelli che costeggiano Roma nei bei periodi estivi ma sempre ben nutriti dall'abbondante gnagnarella che cade costantemente sull'isola. Per gli utenti non romani, la gnagnarella è quella pioggerellina fina fina, piccola piccola, quella che non ti fa aprire l'ombrello perché "so du'gocce nun me serve"...e dopo 10 metri te fa ritrovà zuppo, ma zuppo, che pure er mocho vileda te guarda e te dice "vatte a asciugà che piji freddo"..ma torniamo alle caratteristiche della verde Irlanda. Temo che i compilatori delle guide turistiche abbiano dimenticato di aggiungere, accanto al colore verde, il grigio. Già perché non c'è un giorno in cui le nuvole non sovrastino Dublino..e non sono le nuvole belle, ciccione, batuffolose e bianche a cui siamo abituati noi romani, no! So grigie, brutte, grosse, minacciose e, cosa ancora più strana, pur muovendosi a 360 km/h, nun se leveno mai dalle palle ma fanno er giro e ritornano sempre nello stesso punto. Morale della favola: il sole è solo un miraggio e, quando c'è, è finto..sì, avete capito bene, è finto, non scalda, ce poi pure sta un'ora al sole, i capelli saranno sempre ghiacciati e la pelle rimarrà sempre bianca. E qui si apre un capitolo. I ddubliners non sanno cosa sia l'abbronzatura, non sanno cosa sia il colorito che "indica buona salute"..non c'è il sole, non c'è luce naturale: la producono loro, sembrano le lampade bianche dell'Ikea..

Vi posto una bella picture per rendervi l'idea e...al prossimo post, alla prossima pioggia...

Nox